Istituto Superiore di Sanità

 

 


Comunicazione per la prevenzione e lo screening delle forme di violenza domestica perinatale

mercoledì 2 dicembre 2020

 

organizzato da
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Dipartimento Neuroscienze,
Servizio Comunicazione Scientifica
e Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute

 

Rilevanza

La violenza domestica durante la gravidanza è un rilevante problema di salute pubblica, spesso trascurato per via del fatto che i due termini – violenza e gravidanza – sono comunemente tenuti distanti tra loro. Diffuso è, infatti, lo stereotipo secondo cui la gravidanza ha una funzione protettiva rispetto alla violenza (AOGOI, 2004). Tuttavia, i dati contraddicono tale realtà. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo 1 donna su 4 è stata vittima di una forma di violenza in gravidanza (OMS, 2002). Analizzando la realtà di diversi paesi del mondo, l’incidenza della violenza in gravidanza oscilla, secondo alcuni studi, tra lo 0.9% e il 20.1% o, secondo altri, tra il 3.9% e l’8.3% (AOGOI, 2004). Per quanto riguarda l’Italia l’Istat, nell’ultima indagine sulla violenza, rileva un 11,8% di donne che ha subìto violenze dal partner anche quando era in gravidanza (10,2% nel 2006) e tra queste “la situazione più comune è che l’intensità della violenza, durante la gravidanza, è rimasta costante (57,7%), per il 23,7% è diminuita, per l’11,3% è aumentata e per il 5,9% è iniziata.” (ISTAT, 2015). Si tratta di dati probabilmente sottostimati per una serie di motivi tra cui la ritrosia delle donne nel denunciare la violenza subita dal partner nel periodo dell’attesa di un figlio/a. Diversi studi evidenziano come episodi di violenza e abuso sessuale subiti in passato e non sufficientemente e psicologicamente trattati si riattualizzino in gravidanza o durante il parto (Simkin & Klaus 2005). Notevoli sono, inoltre, le conseguenze fisiche e psicologiche di questa violenza sulla salute della donna, del feto e del neonato tali da rendere la gravidanza a rischio (Dubini & Curiel, 2004). Tale fenomeno s’inquadra all’interno del più ampio scenario della violenza contro le donne rispetto al quale l’Istituto Superiore di Sanità da anni è impegnato in attività di comunicazione per la prevenzione e il contrasto con progetti di ricerca, formazione e sorveglianza ospedaliera. Per questi motivi si rende necessario incoraggiare l’attuazione di politiche sanitarie basate sulla ricerca per la prevenzione e il sostegno alle donne che hanno subito violenza in gravidanza.

Scopo e obiettivi

Scopo del convegno è quello di sensibilizzare verso tale problematica gli operatori sanitari coinvolti nella cura delle donne, sottolineando il valore della comunicazione ai diversi stakeholder. Obiettivi specifici sono quelli di presentare metodologie e strumenti di screening in grado di rilevare gli
indicatori della problematica, identificare le donne che vivono una situazione di violenza; avviare un percorso di supporto e di aiuto; prevenire e/o curare le lesioni e le complicanze connesse alla violenza in gravidanza e post-parto; coinvolgere i servizi della rete. Saranno presentate esperienze progettuali e
testimonianze specifiche delle operatrici ostetriche coinvolte.

Metodo didattico o di lavoro

Relazioni.

 

PROGRAMMA

09.15 Presentazione e obiettivi del convegno – E. Longo, P. De Castro, G. Scaravelli
09.30 La comunicazione dell’ISS per la prevenzione delle forme di violenza – P. De Castro
09.50 Le conseguenze della violenza sulla salute riproduttiva delle donne – G. Scaravelli
10.10 Il riconoscimento dei contesti della violenza: modelli culturali e stereotipi di genere – E. Longo
10.30 La costruzione della resilienza per le donne vittime di violenza – A. De Santi
10.50 L’impegno della ASL Roma 2 nella individuazione della violenza domestica già nell’ambito delle attività assistenziali consultoriali – P. Auriemma
11.10 Un progetto per la prevenzione e il contrasto alla violenza domestica perinatale – R. Scalisi
11.30 Gravidanze e nascite senza violenza: risultati di progetto – F. Marini
11.50 Il primo colloquio in gravidanza: il ruolo dell’ostetrica consultoriale – P. Proietti
12.10 Be Free: Percorsi di supporto per le donne vittime di violenza – O. Gargano
12.30 Tavola Rotonda: modera M. Vichi. Individuazione dei casi a rischio e percorsi di supporto e aiuto per le donne in gravidanza – S. Antolini, C. Griguoli, E. Perotti
13.00 Chiusura della giornata

 

RELATORI E MODERATORI

Antolini Sabrina – U.O.C Ostetricia e Ginecologia, Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, Roma
Auriemma Patrizia – Direzione Generale ASL RM2, Roma
De Castro Paola – Servizio Comunicazione Scientifica, Istituto Superiore di Sanità, Roma
De Santi Anna – Dipartimento Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Gargano Oria – Associazione Be Free, Roma
Griguoli Cristina – Area Ostetrica, Policlinico Casilino, Roma
Longo Eloise – Dipartimento Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Marini Federica – Associazione il Melograno – Centro Informazione Maternità e Nascita, Roma
Perotti Elisabetta – Servizio Assistenza Psico-Sociale SAP, Policlinico Casilino, Roma
Proietti Patrizia – U.O.C. Tutela Salute Donna ed Età Evolutiva – Area Ostetrica Territoriale ASL Roma 2
Scalisi Raffaella – Associazione il Melograno – Centro Informazione Maternità e Nascita, Roma
Scaravelli Giulia – Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Vichi Monica – Servizio di Statistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma

 

Responsabili Scientifici dell’evento

Eloise Longo, Tel. 06 4990.2288, Dipartimento Neuroscienze, ISS
Paola De Castro, Tel. 06 4990.2804, Servizio Comunicazione Scientifica, ISS
Giulia Scaravelli, Tel. 06 4990.4050, Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute, ISS

 

Segreteria Scientifica

Anna De Santi, Tel. 06 4990.2804, Dipartimento Neuroscienze, ISS
Anna Maria Giammarioli, Tel. 06 4990.3645, Centro Nazionale Salute Globale, ISS

 

Segreteria Organizzativa

Viviana Renzi, Tel. 06 4990.6565 email: viviana.renzi@iss.it
Antonella Torrice, Tel. 06 4990.6563 email: antonella.torrice@iss.it
Dipartimento Neuroscienze, ISS

 

INFORMAZIONI GENERALI

Svolgimento: l’evento sarà fruibile online. I partecipanti selezionati riceveranno per e-mail l’invito ad accedere alla videoconferenza.

 

Destinatari dell’evento e numero massimo di partecipanti

Il convegno è destinato al personale di enti ed istituzioni sanitarie e di ricerca interessato alla tematica della violenza in gravidanza e più in generale al tema della violenza di genere e agli strumenti di screening utilizzati nell’ambito di progetti pilota territoriali.
Saranno ammessi un massimo di 90 partecipanti.

 

Modalità di iscrizione

Per iscriversi, compilare il modulo disponibile al seguente link: ISCRIZIONE ONLINE. La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro venerdì 30 novembre 2020.
La partecipazione all’evento è gratuita.

 

Attestati

Al termine della manifestazione è prevista la somministrazione di un questionario di gradimento da compilare online. Gli attestati di partecipazione saranno rilasciati su richiesta ai partecipanti che abbiano seguito l’evento per almeno il 75% della sua durata.
Per ogni informazione si prega di contattare la Segreteria Organizzativa ai numeri sopra indicati.